Giorno 31 – 9 Aprile

ore 14.00

Stamattina è stato il D Day per Lorenzo. Dopo più di mese è finalmente uscito di casa. Appuntamento col dentista che non era il caso di spostare, dall’ultimo controllo erano caduti tre denti e l’apparecchio andava registrato. Non lo avevo mai visto così contento di andarci! Al ritorno l’ho interrogato sulle sensazioni provate, su ciò che aveva visto nel ridente paese di Marino. Ora, sappiate che noi viviamo nel comune castellano, ma non nel suo centro abitato. In questo periodo di #stiamoacasa non avevamo ancora avuto modo di passare per le piazze e le vie di Marino ed ero curioso di sapere che succede la fuori, la dove c’è vita. Va considerato che il paese soffre di una crisi economica piuttosto seria da parecchi anni. Il corso principale è costellato di serrande chiuse, esercizi commerciali che non hanno retto l’urto della concorrenza coi paesi vicini. Tanti cartelli affittasi o vendesi, pochissimi i negozi attivi. Resistono eroicamente i ristoranti e le pizzerie, ce ne sono di buoni, ma naturalmente lavorano soprattutto la sera. Insomma in questo contesto non particolarmente frizzante, la chiusura obbligata non sembra aver cambiato molto le cose. I negozi di quartiere (o di prossimità, come dicono quelli che parlano bene) vedono i rari clienti con le mascherine, sui marciapiedi poche persone. Gli addetti dello studio dentistico – già avveniristico di suo – erano bardati tipo StarTrek. Consuntivo finale: la stessa Marino di sempre, solo con i dispositivi di protezione individuale.

Mentre Alessandra e Lorenzo erano a Marino, e Sara impegnata in una video lezione, Andrea si è lanciato nella produzione della Torta al formaggio, ricetta di Maria. Maria, ternana doc, è stata più volte consultata nei giorni passati per i particolari relativi agli ingredienti. Farina, uova, pecorino, lievito, sale, latte e olio di semi e tanto amore, oltre alla fame. L’operazione ha richiesto un impegno superiore al previsto, al termine la cucina sembrava reduce dall’esposione di una bomba bionucleareglobale. E’ rimasto pulito solo l’interno del frigorifero. Il risultato è tuttora un incognita, la torta è nel forno mentre scrivo. Se però il profumo è un indicatore di qualità, allora deve essere ottima. Domani ve lo saprò dire.

La torta al formaggio è uno dei primi segnali che siamo vicini alla Pasqua. Quest’anno sarà ovviamente in tono minore. Normalmente è una occasione per abbracciare nonni, zii e cugini, ci vediamo troppo raramente e lo stare insieme durante le feste comandate è una festa nella festa, il motivo migliore da celebrare. Quest’anno sarà una videofesta ma lasagna e abbacchio non mancherà. Oltre alla torta al formaggio. E alla pastiera. E al barbeque. E mi fermo, altrimenti ingrasso solo a scriverlo. Per fare le scorte necessarie ieri sono stato al supermercato, un paio d’ore di fila ed è passata la paura. Da questa settimana è in vigore sul territorio di Marino una ordinanza del sindaco che determina la possibilità di fare la spesa in funzione della lettera iniziale prevalente del tuo nucleo familiare. Un tentativo, buono, di evitare assembramenti davanti agli esercizi commerciali nella settimana di Pasqua. Ieri mattina – turno da F a M – c’era una marea di gente. Oggi – turno da T a Z – c’era il deserto. Tutti quelli che fanno Zuzzurellone o Zanichelli di cognome, ringraziano. Gli altri meno.

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